domenica 19 febbraio 2023

VIVERE ‘SOCIAL-MENTE’ NELL’UTOPIA DELL’ERA VIRTUALE.


Uno degli studi più rilevanti, nonché tra i più completi, rispetto all’uso di internet e agli utenti, nel mondo, dei social network , è, sicuramente, il ‘Digital 2020’, realizzato dal ‘We Are Social’ ( è una ‘socially-led creative agency’, in grado di intercettare e decodificare momenti culturali che vengono riscritti alla velocità dei social media) , in collaborazione con ’Hootsuite’.

Tale studio, di cui sopra, afferma che su una popolazione mondiale, composta da 7 miliardi di persone circa, i dispositivi mobili, sono diventati, facilmente, accessibili a più di 5 miliardi di individui (+2,4% rispetto al 2019): ovvero al 67% dell’intera popolazione mondiale.

Le persone che accedono ad internet sono più di 4 miliardi e mezzo, il 60%, con un incremento del +7%, rispetto al 2019.

Gli utenti attivi sui mezzi ‘social’ sono, in totale, circa 4,14 miliardi: un valore tremendo, se rapportato a quello rilevato all’anno precedente l’intervista, il 2019, rispetto al quale si è avuto un incremento del +10%.

Un concetto rilevante, dal punto di vista statistico, inerente tale studio, è quello di ‘penetrazione di internet’, in rapporto alle diverse aree geografiche.

Innanzitutto, per ‘penetrazione’ si intende, statisticamente, il livello di diffusione di internet, specificatamente ad una ben determinata regione del mondo: in poche parole, è il rapporto tra il numero di utenti di internet e il numero totale di abitanti, di una specifica area geografica.

Naturalmente, la penetrazione varia da regione a regione, passando, ad esempio, dal 22% dell’Africa centrale, fino ad arrivare a punte del 95% nelle regioni dell’Europa settentrionale.

 

Utilizzo Social Network per area geografica

L’utilizzo dei social network, nel mondo, ha raggiunto, come si è appena osservato, al livello statistico, livelli, davvero, impressionanti, arrivando, perfino, a modificare stili di vita e  comportamenti individuali, oltre che i vari modelli relazionali.

Nonostante la forte crescita, avvenuta negli anni, permane, comunque, un forte ‘digital divide’ (espressione nata in seno all'amministrazione statunitense della presidenza Clinton,  tra il 1993 e il 2001, per indicare la disparità nelle possibilità di accesso ai servizi telematici tra la popolazione americana), in particolar modo tra i paesi sviluppati e sottosviluppati/ o in via di sviluppo.

Chiaramente, i motivi di esclusione, secondo lo studio in questione, comprendono diverse variabili, tra cui: le condizioni economiche, il livello di istruzione, la qualità delle infrastrutture,  le differenze di età o di sesso.

E’ interessante osservare, tramite un’attenta analisi dei dati, di seguito riportati, quali siano i social networks ‘più famosi’, cioè, quelli più utilizzati, nel mondo, dagli utenti.

Inoltre, i ricercatori di questa, attenta, ricerca, hanno rilevato che l’utilizzo dei social network, nel mondo, viene misurato ,anche, sulla base del numero di ‘utenti unici’, cioè quelli iscritti sulle varie piattaforme ogni mese.

I DATI RIFERITI AI  AOCIAL NETWORKS PIU’ UTILIZZATI NEL GLOBO (dati aggiornati al 19 ottobre 2020):

 

Facebook: 2,7 miliardi di utenti

 

Youtube: 2,0 miliari di utenti

 

WhatsApp: 2,0 miliardi di utenti

 

 

Facebook Messenger: 1,3 miliardi di utenti

 

Weixin/WeChat: 1,2 miliari di utenti

 

 

Instagram: 1,15 miliardi di utenti.

 

Rispetto a questi, seguono social network minori, come TikTok (689 milioni di utenti), QQ (648 milioni), QZONE (517 milioni), Sina Weibo (523 milioni). E naturalmente non possiamo dimenticarci di Reddit (430 milioni), Snapchat (433 milioni), Twitter (353 milioni), Pinterest(416 milioni) e Kuaishou (430 milioni).

Per quanto riguarda l’Italia, invece, l’indice di ‘penetrazione di internet’ si attesta intorno all’82% della popolazione, ma, naturalmente, il dato cambia, radicalmente, tra le varie fasce d’età, passando dall’89% delle persone di età compresa tra 25 e i 44 anni al 28,8% delle persone con 65 e più anni (dati Istat).

Il dato più terrificante, è quello riferito al numero di connessioni giornaliere, effettuate per mezzo di dispositivi mobili (smartphone, tablet), in rapporto alla popolazione totale italiana ( che è composta da circa 60 milioni di residenti): ogni giorno, in Italia, avvengono, in media, circa 80 milioni di connessioni ad internet.

Per quanto riguarda il numero degli utenti che usano i social network, in Italia, si attesta intorno ai 35 milioni ( il 58% della popolazione totale). La crescita, rispetto al 2019, si attesta intorno al  +6,4%: ben 2,1 milioni in più, in rapporto al 2019, di italiani utilizzatori di social network, tra i più vari. Gli utenti attivi sui social, da dispositivi mobili, sono il 98%.

 

I social network più utilizzati, in Italia, sono:

Facebook: 29 milioni di utenti

 

Instagram: 20 milioni di utenti

 

 

Snapchat: 3.05 milioni di utenti

 

Twitter: 3,17 milioni di utenti

 

 

Linkedin: 14 milioni di utenti

Infine, riguardo al comportamento degli italiani sui social media, lo studio sottolinea che il 99% degli utenti che usano i social, visitano, o usano, il suddetto social network, nel 99% dei casi, e ben l’88% di questi utenti, mostra ‘engagement’ (per ‘engagement’, si intende quante delle persone raggiunte interagiscono con il post, in termini percentuali), o dichiara di aver contribuito con un contenuto, nel mese precedente al sondaggio. Il tempo medio, speso ogni giorno, sulle medesime piattaforme virtuali, è di circa 2 ore (1 ora e 57 minuti) e ogni utente, in media, ha 7,8 account, ma solo il 31% di essi utilizza i social per fini lavorativi.

Lo studio, conclude la propria analisi statistica, in merito ai principali contenuti, che coinvolgono maggiormente gli utenti italiani.

Ebbene, mentre l’engagement medio è del 3%, circa, i video hanno un engagement del 7,59%, ,mentre per post che utilizzano immagini si arriva intorno al 4,63%.


Roberto De Vivo

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