La tecnologia, il più grande risultato del progresso scientifico-culturale
che l’uomo abbia mai compiuto nella storia, è, al contempo, la causa principale
del malessere sociale. Facebook, watsapp, messenger, il paradigma virtuale ha,
oramai, preso il posto di quello reale. L’effetto? Le persone non vivono più la
loro vita in modo autentico. Le relazioni si sono spersonalizzate al punto di
ridursi a qualche mi piace su facebook. Amici, centinaia di amici senza averli
visti e conosciuti almeno una volta di persona; Senza nemmeno sapere se quell’”amico”
esiste davvero, oppure è il frutto di un gioco virtuale. Ci si nasconde dietro
profili, account, qualche volta taroccati, per apparire, il più delle volte,
ciò che non si è e che, invece, si vorrebbe essere. Allora mi chiedo, perché non ci si
sforza realmente di essere ciò che si vorrebbe? Perché crearsi un mondo
parallelo per illudersi di essere ciò che non si è? In questo modo quella
volontà di essere altro non avrà mai un natale, rimarrà sempre una maschera in
un mondo virtuale, non reale. Torniamo a vivere la nostra vita. Torniamo a
essere umani. Non virtuali!
Roberto De Vivo
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