Quello che è emerso da alcuni articoli di giornale in questi giorni è estremamente allarmante per la nostra comunità. Infatti, una nota della Direzione regionale del Sovrintendenza precisa che sull'area dove sorgere il depuratore della città di Todi è stato apposto il vincolo diretto dalla Sovrintendenza archeologica e che la stessa amministrazione sta valutando la possibilità di apporre il vincolo indiretto. Quindi, il loro parere sarebbe negativo con tutte le conseguenze della mancata realizzazione del depuratore, la perdita secca di un milione di euro da parte della stazione appaltante (Umbra Acque) che dovrà pagare tale penale, il permanere di una situazione di inquinamento del territorio tuderte, la perdita di un finanziamento di 10 milioni di euro e la bocciatura di un progetto voluto soprattutto dalla Regione Umbria. A tale proposito non va dimenticato che la proposta oggi all'esame della Valutazione di Impatto Ambientale è il frutto di un'analisi strategica dalla quale è emerso che il sito di Porchiano è la migliore ubicazione per il nuovo impianto di depurazione della Città di Todi. Nella relazione del Servizio della dell'Assessorato della Regione Umbria veniva proprio motivato che: “il nuovo progetto, del quale si chiede l’inserimento, ha le medesime finalità ma soluzioni tecniche, strutturali migliorative anche sotto il profilo della razionalizzazione nonché dell’economia generale di gestione, la quale risulta essere sicuramente più vantaggiosa e meno onerosa”.
Evidente che un'eventuale bocciatura della Sovrintendenza debba essere attribuita all'attuale Giunta regionale che o non ha saputo difendere il proprio progetto o sta facendo il possibile per far assumere ad altri una responsabilità che avrebbe ripercussioni estremamente negative sul territorio tuderte.
Per quanto sia importante la tutela dei beni archeologici o paesaggistici, in una valutazione complessiva deve prima di tutto prevalere la salvaguardia della salute. Cosa che non sembra minimamente interessare la Direzione regionale della Sovrintendenza e neppure la Regione.
Pertanto, se la Regione continua a disinteressarsi alla difesa del suo progetto, come ad oggi risulta, dovrà spiegare in primo luogo ai cittadini di Todi come intende difendersi dalla procedura di infrazione mossa dalla Comunità Europea, che considera la nostra città fortemente inquinante a causa di mancati interventi negli anni passati.
Per quanto ci riguarda possiamo fin da ora confermare che faremo tutto il possibile affinché l'Amministrazione comunale prenda in considerazione di impugnare il provvedimento di vincolo diretto. Allo stesso tempo faremo in modo che l'Amministrazione opponga ogni resistenza all'apposizione del vincolo indiretto.
il Vicesindaco di Todi: Moreno Primieri
Il Capogruppo del PDL: Renzo Boschi
Tempo fa la sinistra fece bloccare nel modenese dei lavori per la costruzione di un megastore della Esselunga perché nell'area furono rinvenuti dei repertgi archeologici. (poi sull'area ci venne costruita una Coop, ma questa è un'altra storia). Ora spuntano dei reperti archeologici sull'area di Porchiano dove deve sorgere il depuratore (progetto osteggiato dalla sinistra tuderte per ovvi motivi). Verrebbe quasi da pensare che la sinistra dispone di un certo numero di "reperti archeologici" da far "trovare" quando necessario...
RispondiEliminaLuigi Bigaroni