Ci siamo sforzati di creare efficienze sul fronte della riorganizzazione ed ottimizzazione dei servizi e degli uffici, mantenendo inalterata la qualità degli stessi, senza togliere nulla di ciò che veniva fornito alla cittadinanza, alle famiglie e alle imprese. Pensiamo di essere tra i pochi a non avere agito sulla fiscalità, se non, ed unicamente, per quanto riguarda la tassa sui rifiuti solidi urbani. L’introduzione della raccolta differenziata ha rappresentato un servizio indispensabile per il nostro territorio, richiesto peraltro dalla legislazione vigente; il nuovo sistema ha prodotto in ogni Comune interessato aumenti immediati in fase di avvio. Come amministrazione eravamo coscienti che l’estensione della raccolta porta a porta su un territorio vasto e difficile come il nostro avrebbe provocato aumenti del costo del servizio, disagi ed inefficienze iniziali da assorbire nel tempo, e così insieme agli uffici abbiamo iniziato il monitoraggio; lo scopo infatti è di rivedere l’articolazione del servizio e delle tariffe, se possibile già dal prossimo 2012, a seguito di una radicale trasformazione che presenta e presenterà situazioni nuove e non prevedibili. Tutto ciò si fa solo ed esclusivamente in collaborazione con il cittadino; basti pensare che mediamente alcuni cittadini hanno potuto riassorbire circa il 40% dell’ultimo adeguamento, perché hanno presentato agli uffici le loro situazioni, non conoscibili altrimenti, e sono state ri-analizzate semplicemente alla luce delle attuali disposizioni vigenti. Con ciò vorrei rimarcare che non c’è stato accanimento o ricerca forsennata di risorse di cassa ma semplicemente l’esigenza di coprire il servizio con una più adeguata equità e corrispettività tra servizio e relativo costo. In merito alla qualità del servizio e delle soluzioni adottate è stato anche incrementato il livello di monitoraggio e di stimolo al gestore del servizio; vale la pena ricordare che il Comune non decide autonomamente la gestione e le modalità del servizio e può solo esercitare una azione di vigilanza.
Mario Ciani
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