martedì 17 aprile 2018

Fermare il Bullismo si può!




Un tempo, non molto lontano, in ambito militare era chiamato “nonnismo” quel comportamento aggressivo, autoritario e derisorio da parte di chi occupava, nella gerarchia delle cariche, un posto più alto rispetto al “nuovo arrivato”. Oggi, quel tipo di comportamento si è evoluto, ma in peggio; mentre il “nonnismo” era finalizzato a un’educazione rivolta al rispetto delle regole, nel caso specifico militari, oggi diventa un comportamento, sempre di gruppo, il cui obiettivo è di prevaricare sull’altro, intaccandone le debolezze, sia fisiche sia psicologiche, al punto di ridicolizzarlo e isolarlo dal contesto sociale cui la vittima di questi atti appartiene. Insomma, si è passati dal “nonnismo” al “bullismo”, il suo esatto opposto! E' una società, la nostra, dove non c’è più posto per i nostri giovani, dove il futuro si presenta loro come minaccia e non come promessa, dove la famiglia si annulla nella veste d’istituzione educativa, dove la scuola non ha mezzi per affrontare una situazione drammatica come questa, perché il primo a non occuparsene è la politica! Dati Istat alla mano, aggiornati al 2015, ci dicono che la fascia di ragazzi più colpita è quella che va dagli undici ai tredici anni: le donne sono fra quelle più “torturate” attraverso la pratica del cyber-bullismo, quello dei video e della condivisione sui social-network! Un altro dato drammatico è quello dei suicidi annui dei nostri studenti: è 400 l’anno, più di uno al giorno! Tante sono le vittime di bullismo che, non trovando una scappatoia, si uccidono per disperazione! E’ arrivato il momento di affrontare davvero la situazione! Per questo motivo ho scritto un progetto anti-bullismo, in collaborazione con la cattedra di Pedagogia Generale dell’Università di Perugia. E’ un progetto ambizioso ma utile a prevenire e fronteggiare il bullismo nelle nostre scuole. Mancano, come al solito, fondi per finanziare e far partire il progetto di cui sopra. Chiedo un vostro aiuto anche e soprattutto di sponsorizzazione dello stesso. Grazie.
 
Roberto De Vivo
Dottore Magistrale in Filosofia
 

 
 

 

Nessun commento:

Posta un commento