lunedì 18 settembre 2017

Sally di Vasco Rossi


“Sally” di Vasco Rossi è uno dei miei testi musicali preferiti. Nato nel 1996, racconta la storia di una ragazza, Sally appunto, che ha completamente perso l’interesse di vivere la propria vita: “Non guarda per terra”, “non ha più voglia di fare la guerra”, sono queste le prime frasi del testo, che il cantante usa per descrivere il momento esistenziale della donna. Sally ha affrontato molte situazioni dolorose, sulla propria pelle, “Sally ha già visto che cosa gli può crollare addosso”.

Sicuramente Vasco, nel descrivere così accuratamente la vita di questa donna deve averla conosciuta, direttamente, oppure, Sally, rappresenta una metafora dello stesso cantautore: insomma una delle due, una terza strada non è assolutamente possibile.

Verso la parte finale del testo, Vasco dà una soluzione “motivazionale” alla donna per cercare di andare avanti nonostante tutto e tutti: “Vivere ogni momento con ogni suo turbamento. Come se fosse l’ultimo”.

Straordinario come concetto, prettamente Nietzschiano: Vivere ogni momento della nostra vita come se non avesse alcuna dimensione temporale, come se quell’istante fosse l’ultimo, quello decisivo, della nostra esistenza. Come lo vivremmo? Chiaramente la domanda è assolutamente retorica: lo vivremmo al massimo delle nostre attese e possibilità! Chiaro!

Un testo unico, straordinario, pieno di significato ed energia vitale, oltre che emozionale.

Termina il testo con le frasi: “Forse era giusto così”, “forse ma forse ma sì!”. E’ chiaramente coinvolto dalla vicenda della donna al punto di immedesimarsi: si comprende dalla frase “forse ma forse ma sì!”.

E con questa mia analisi testuale vi lascio. Ciao amici. Ascoltatela stasera. Ne vale la pena.
Roberto De Vivo

 

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