venerdì 21 luglio 2017

Cos'è normale?


Normalità, una parola molto utilizzata dal senso comune, soprattutto per giustificare i propri comportamenti rispetto ad altri che si reputano non idonei alla situazione particolare che si sta vivendo, tacciandoli per a-normali. Siamo sicuri che la parola “normale” abbia questa funzione e senso? Cos’è normale e cosa non lo è? Chi o che cosa stabilisce la normalità?

Innanzitutto, come per ogni ragionamento che si definisce tale, dobbiamo partire dall’etimologia della parola: normale deriva dal latino “norma” che significa regola. La regola è la squadra, quel particolare strumento geometrico atto alla misurazione degli angoli. Normalità deriva appunto dal latino “normalis” che non è nient’altro che la misura dell’angolo retto.

Dunque si definisce “normale” ciò che è normato, regolato, retto, logico. Ciò che non è normale non rispetta i principi della logica, tra cui quello “d’identità e non contraddizione” che stabilisce che una cosa, in un tempo e spazio preciso, non può essere diversa da ciò che è.

Ora se nello stesso momento qualcosa assume due forme diverse, quel qualcosa non è normato, quindi a-normale. E’ la logica e i suoi principi che sottostanno alle dinamiche della normalità. Non l’uomo o una particolare situazione esperienziale.

La follia non è normale giacché il matto percepisce una realtà ben precisa diversa e identica nello stesso momento in cui ne ha percezione. I sogni appartengono al mondo della pazzia. Infatti, si sogna quando non si è consci e si dorme. Nella vita cosciente, quindi retta e normata, non si sogna!

Concludendo, cerchiamo di imparare a non definire sempre non normale un comportamento o qualcosa che non si adegua a noi e quindi ci ostacola, in qualche modo. Quello è egoismo, non normalità!

Impariamo, invece, a dare alle parole un peso e un significato definito. Quello stesso significato che già hanno e che deriva da una lunga tradizione, fatta di storia, cultura, vita. Le parole hanno un senso, come la normalità.

Roberto De Vivo

Dottore Magistrale in Filosofia

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