domenica 2 dicembre 2012

Le primarie? Una presa in giro della classe politica


Non voglio entrare in merito alle primarie interne del Centro Sinistra, anche perché non mi competono. L’unica cosa che mi permetto di fare è un’analisi relativa ad alcuni problemi, a mio avviso gravi, che queste primarie hanno posto in essere. Il primo problema è quello relativo alla spaccatura interna del Partito Democratico, e di riflesso a tutto il Centro Sinistra. Non possiamo non accorgerci che l’emergere della personalità e della figura di Renzi, ha dato fastidio a molti esponenti della Sinistra. Renzi si presenta come il nuovo che vuole far fuori il vecchio; incarna la figura dell’innovatore, colui che cerca di stravolgere l’attuale sistema politico, vecchio, inquinato, incapace di risolvere i problemi reali del paese, subordinato agli interessi dei pochi-noti. E’ per questo che, in un sistema del genere, un personaggio come il Sindaco di Firenze, diventa scomodo e terrificante per l’intera classe dirigente. Tutto ciò ha prodotto una spaccatura interna al Centro Sinistra, a mio avviso irreversibile, che determinerà non pochi problemi alla futura coalizione. Il secondo problema è quello relativo alla libertà, e quindi democrazia di voto. Non tutti sanno che moltissime persone che non hanno potuto votare al primo turno delle primarie, per svariati problemi personali, hanno inviato una richiesta per poter partecipare al voto di ballottaggio, la quale, purtroppo, non è stata accettata. Insomma persone di Sinistra che volevano andare a votare, non hanno potuto più farlo, perché le regole delle primarie, a detta di Bersani, non lo permettono. Insomma un partito che decide di essere libero e democratico, finisce per diventare, in virtù delle regole che si è imposto, anti-democratico e anti-costituzionale, giacché il voto è un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Il terzo problema che emerge è una sintesi dei primi due, in quanto il sistema delle primarie diventa un sistema apparentemente democratico e meritocratico, proprio perché a seconda delle regole che vengono messe in campo, si arriva a favorire un candidato piuttosto che un altro. Detto ciò finisco con il sottolineare che quello che è successo in Umbria e in tutte le altre zone d’Italia è vergognoso e grave, e sottolinea, per l’ennesima volta, la presa in giro da parte di questa classe politica nei confronti dei poveri e sfiniti cittadini italiani.

Roberto De Vivo
Pdl-Todi

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