Dopo alcune dichiarazioni rilasciate da esponenti della
maggioranza comunale e del Partito Democratico, riguardo l’emergenza alluvione,
voglio poter dire la mia, prendendo posizione, intorno ad una vicenda a mio
avviso molto strumentalizzata, sia dai membri della Giunta sia da quelli della
maggioranza. E’ chiaro che, come ho già avuto modo di dichiarare alla redazione
di Todispia, gestire un’emergenza non è mai semplice, ma nemmeno impossibile da
prevedere, limitandone in qualche modo i danni. Già nella giornata di domenica,
due giorni prima che il Sindaco emanasse l’ordinanza, il livello del Tevere
stava crescendo in maniera spropositata. Il lunedì mattina la Prefettura di
Perugia ha posto in essere un’unità di crisi, diramando, addirittura, due
comunicati stampa. Nonostante ciò il Comune di Todi è rimasto immobile, anzi il
Sindaco ha pensato bene di andare a presentare a Perugia la candidatura alle
primarie di Bersani. Insomma Todi era in stato di allerta e il Sindaco in stato
off-line, per questioni politiche interne a un partito. In fondo un Sindaco
cosa dovrebbe fare, per la propria Città, in uno stato di allerta? Il
Consigliere di minoranza, Moreno Primieri, ha passato parte della notte di
lunedì scorso a Pian di San Martino, per controllare la zona. Ora, mi chiedo,
come sia possibile che un consigliere di minoranza s’interessi direttamente
della questione e un Sindaco, invece, aspetti il martedì mattina, a giochi già
fatti, per emanare un’ordinanza? Com’è possibile che alcuni consiglieri di maggioranza,
residenti nelle zone alluvionate, non abbiano espresso alcuna dichiarazione in
merito? Reputo tutto questo estremamente grave, sintomo di una Giunta che
agisce sempre lentamente e in modo scorretto. E’ inutile fare conferenze
stampa, interviste e comunicati se poi non si è sul territorio a risolvere i
problemi. Cordialmente,
Roberto De Vivo
Coordinatore provinciale FareAmbiente
Nessun commento:
Posta un commento