(ASCA) - Todi (Pg), 11 set - Al centro del movimentato quadro
politico del Comune di Todi la questione depuratore. A margine, e non piu' di
tanto, i limiti e l'opportunita' delle forme di protesta. Fa discutere la
richiesta di risarcimento viste ''le spese straordinarie sostenute al fine di
assicurare la custodia dei palazzi comunali nonche' ogni altro eventuale
introito non incassato'', fatta notificare dal sindaco Carlo Rossini (Pd) ai
consiglieri di centrodestra. Se la citta' s'interroga se una questione annosa
come quella del depuratore puo' provocare reazioni che travalicano la
discussione democratica e la maggioranza rimane unita per quanto riguarda Pd e
Psi, ma registra la voce critica dell'IdV sulla scelta del sito, la minoranza
spiega e difende le ragioni della protesta. L'ex sindaco di centrodestra Antonio
Ruggiano, ricorda che la questione depuratore era stata affrontata con volonta'
di risoluzione dalla sua giunta, individuato il sito di Torchiano, poi bloccato
per proteste e per i vincoli imposti dalla Sovrintendenza, era stato individuato
un nuovo sito in localita' Camagna. L'attuale amministrazione, ereditata la
proposta, l'ha pero' rifiutata avanzando l'ipotesi di collocare l'impianto nel
quartiere Cascianella. Nel ribadire la civilta' della protesta, ''i consiglieri
presidiano la sala del Consiglio senza alcuna forma di interruzione di pubblico
servizio ne' disagio per i cittadini'', Ruggiano sottolinea l'intento di
comprendere il perche' delle decisioni assunte dalla Giunta e di discuterne in
un consiglio dedicato. Gli fa eco il movimento civico Aria Nuova per Todi.
''L'occupazione della sala consiliare e' stata dettata - si legge in una nota -
dall'esclusiva esigenza di salvaguardare i cittadini da scelte che sarebbero
dannose e improduttive'' senza che il movimento per questo, si aggiunge, venga
''incasellato in un qualsiasi schieramento politico''. A questo proposito la
nota evidenzia ''le frazioni interessate allo smaltimento dei reflui si trovano
a circa 125 m. di altezza s.l.m e la Cascianella (il sito individuato dalla
Giunta Rossini - ndr) invece a 287 m. circa s.l.m. Cio' comporterebbe che gli
scarichi debbono essere pompati mediante stazione di sollevamento e spingitubo
per una quota maggiore in salita di circa 150 m. che comporterebbe un costo
annuale aggiuntivo per i cittadini di 190.000 euro per spese di energia,
impianti, manutenzione e gestione''. Nell'evidenziare come la riflessione trovi
concorde nella maggioranza la stessa IdV (che ha curato la raccolta firme su una
petizione contraria pari a circa 1200 persone), si insiste affinche' il sindaco
valuti glia aspetti socio economici del problema e si attivi per convocare la
massima assise comunale. Condizione necessaria per la sospensione della
protesta.
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