martedì 11 settembre 2012

Umbria: problema depuratore Todi. Minoranza occupa, sindaco chiede danni

 
(ASCA) - Todi (Pg), 11 set - Al centro del movimentato quadro politico del Comune di Todi la questione depuratore. A margine, e non piu' di tanto, i limiti e l'opportunita' delle forme di protesta. Fa discutere la richiesta di risarcimento viste ''le spese straordinarie sostenute al fine di assicurare la custodia dei palazzi comunali nonche' ogni altro eventuale introito non incassato'', fatta notificare dal sindaco Carlo Rossini (Pd) ai consiglieri di centrodestra. Se la citta' s'interroga se una questione annosa come quella del depuratore puo' provocare reazioni che travalicano la discussione democratica e la maggioranza rimane unita per quanto riguarda Pd e Psi, ma registra la voce critica dell'IdV sulla scelta del sito, la minoranza spiega e difende le ragioni della protesta. L'ex sindaco di centrodestra Antonio Ruggiano, ricorda che la questione depuratore era stata affrontata con volonta' di risoluzione dalla sua giunta, individuato il sito di Torchiano, poi bloccato per proteste e per i vincoli imposti dalla Sovrintendenza, era stato individuato un nuovo sito in localita' Camagna. L'attuale amministrazione, ereditata la proposta, l'ha pero' rifiutata avanzando l'ipotesi di collocare l'impianto nel quartiere Cascianella. Nel ribadire la civilta' della protesta, ''i consiglieri presidiano la sala del Consiglio senza alcuna forma di interruzione di pubblico servizio ne' disagio per i cittadini'', Ruggiano sottolinea l'intento di comprendere il perche' delle decisioni assunte dalla Giunta e di discuterne in un consiglio dedicato. Gli fa eco il movimento civico Aria Nuova per Todi. ''L'occupazione della sala consiliare e' stata dettata - si legge in una nota - dall'esclusiva esigenza di salvaguardare i cittadini da scelte che sarebbero dannose e improduttive'' senza che il movimento per questo, si aggiunge, venga ''incasellato in un qualsiasi schieramento politico''. A questo proposito la nota evidenzia ''le frazioni interessate allo smaltimento dei reflui si trovano a circa 125 m. di altezza s.l.m e la Cascianella (il sito individuato dalla Giunta Rossini - ndr) invece a 287 m. circa s.l.m. Cio' comporterebbe che gli scarichi debbono essere pompati mediante stazione di sollevamento e spingitubo per una quota maggiore in salita di circa 150 m. che comporterebbe un costo annuale aggiuntivo per i cittadini di 190.000 euro per spese di energia, impianti, manutenzione e gestione''. Nell'evidenziare come la riflessione trovi concorde nella maggioranza la stessa IdV (che ha curato la raccolta firme su una petizione contraria pari a circa 1200 persone), si insiste affinche' il sindaco valuti glia aspetti socio economici del problema e si attivi per convocare la massima assise comunale. Condizione necessaria per la sospensione della protesta.

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