Intervista di Todispia ad Andrea Vannini
Andrea Vannini capogruppo del Pd. Un'indicazione, una nomina arrivata dopo una riunione del Pd molto complicata, a tratti tesa. Noi abbiamo provato a ricostruirla raccontando di un gruppo consiliare non disposto ad assumere l'incarico di capogruppo che poi è finito sulle sue spalle. Ci dice lei come è andata?
"Ecco, vedete, Voi mi date l’opportunità di dire una cosa per me molto importante e cioè che, riflettendo su quella riunione molto partecipata, segnata da opinioni differenti e confronti molto appassionati e a tratti duri , mi verrebbe da dire :meno male che c’è il Pd, cioè un Partito vero, fatto da gente con valori ed ideali che si confronta a viso aperto. Mi dovete credere, questa considerazione la fanno tutti quelli che vi hanno partecipato, anche coloro che non hanno visto accogliere al 100% le proprie tesi. Non solo non siamo un Partito di plastica ,come altri, ma siamo vivi, ci siamo, e anche per questo abbiamo vinto".
Lei da sempre ha tentato di smarcarsi dal partito che ora rappresenta dicendo di essere un indipendente, di essere un ecodemocratico, di avere poco a che fare con quelli di Piazza Marte come li chiamiamo noi. Oggi dovrà fare l'uomo di partito alla vecchia maniera. Almeno la tessera del Pd ce l'ha?
"Capisco la malizia e la sorpresa, ma nessuno è perfetto! In ogni caso sono iscritto al Pd da tre anni presso il Circolo di Collevalenza. La doppia tessera è ammessa essendo gli Ecodem una associazione ecologista che ha come punto di riferimento il PD , ma ne è autonoma. E però vero ciò che sottolineate: non si può essere allo stesso tempo Capogruppo di un Partito e Responsabile degli Ecodem, per cui, con qualche rimpianto per gli amici e le cose fatte insieme, a breve passerò la mano, come credo debbano fare tutti i Democratici che stanno nelle mie condizioni. Non mi piace però la espressione “vecchia maniera” per la accezione negativa che le date: qua non si tratta di fare cose nuove a prescindere ma, semmai, di far funzionare il Gruppo come previsto dallo Statuto, non solo quindi elaborazione politica ma anche luogo aperto di confronto. Penso a Forum tematici ad esempio".
Soffrite un po' in consiglio ma i numeri vi salvano e crediamo vi salveranno ancora a lungo. Solo emozione da debuttanti? I maligni già dicono che i piani alti della vostra coalizione vi stanno facendo lezione di "consiglio comunale"...
"Come è risaputo nessuno nasce Professore. I consiglieri della Destra ci dipingono come inesperti e in parte è così. Loro stanno in consiglio chi da 15 anni, chi da 10! Noi da un mese. Ma io su questo la penso come Ronk Billac il più illustre commentatore del mio Blog TODI ORA http://todiora.blogspot.it/ quando si chiede cosa dovrebbero pensare di sé stessi visto che li abbiamo pesantemente sconfitti. E poi finora hanno dimostrato solo di essere esperti in ostruzionismo e nel “teatrino” della politica in cui ognuno recita un ruolo personale! E poi, da esperti come dite voi, hanno confuso la cassa con il Patto di stabilità. Sulle” lezioni” che dovremmo prendere dai piani alti, come li chiamate voi, ben vengano: noi abbiamo “dei maestri” o meglio personalità di cui dobbiamo essere orgogliosi e che ci possono insegnare tanto. Al centro-destra, comunque, voglio mandare un messaggio chiaro: non vi seguiremo nella rissa".
Non sbagliamo se diciamo che il sindaco Rossini si è tenuto la delega all'ambiente. Lei però in un comunicato stampa in modo molto pacato ci pareva gliela avesse chiesta. Questione solo di tempo?
"No, l’ ambiente fa parte delle deleghe dell’assessore Daniela Baccarelli, una cara amica che stimo molto e farà bene, anche nella gestione ordinaria: con Lei collaborerò ogni volta che lo riterrà opportuno. Ciò vale per altri settori della vita cittadina, cui intendo dare un contributo a prescindere da onori, come ho sempre fatto. Io, come è risaputo, in tema ambientale ho da sempre in mente progetti fortemente innovativi che intendo proporre al nostro Sindaco. D’altronde le deleghe agli assessori sono cosa diversa da quelle ai consiglieri i quali possono solo proporre e non gestire. Quindi non c’è alcun problema. Se ci saranno deleghe di studio e proposta anche per i consiglieri, vedremo. Come capogruppo posso già proporre molte cose sia al Gruppo che al sindaco e assessori. A proposito perché non dite mai che Carlo ha già realizzato il primo punto del Programma: un Sindaco a tempo pieno per la Città, a disposizione dei cittadini. E con l’eredità pesante di problemi che ha trovato, sta lavorando, insieme agli assessori, per risolvere le questioni più urgenti: dall’agibilità del teatro comunale al programma di manifestazioni estive, per citare solo due casi".
Capitolo nuovo segretario. La Bosi "Bindi" pare aver presentato le dimissioni come segretaria del partito. E ora chi ci si mette su quella poltrona? E sopratutto con quale criterio? Primarie o decisioni nelle "stanze segrete"?
"Il problema, come dicevate Voi quando facevate Politica, è che il PD, con la vittoria elettorale ha esaurito la prima fase di un Progetto politico, nato quattro anni fa. Ora ne sorge un’altra: occorre far partire una nuova campagna di tesseramento, ristrutturare organizzativamente la rete dei circoli e le forme partecipative previste dallo statuto, supportare le scelte politiche della Giunta per la realizzazione del Programma, mettere in piedi una campagna di partecipazione con i cittadini. Non solo ma anche organizzare le Primarie, le Politiche etc. etc. Una serie di impegni pressanti, ravvicinati che, a mio modesto modo di vedere, richiederebbe un Congresso anticipato dei circoli. Tutto ciò se ci saranno i tempi e le condizioni politiche: ad esempio, ovviamente, bisognerà discuterne nel coordinamento comunale, tuttora pienamente legittimo ed interagire con gli organismi Provinciali e Regionali del Partito perché, per fare una buona cosa, bisogna coordinarsi con le iniziative Politiche che quei livelli intendono intraprendere. E’ chiaro che se non ci fossero le condizioni per un Congresso, occorrerebbe come minimo rimpolpare il gruppo dirigente, che ha visto molti quadri passare nelle Istituzioni, con quanti hanno dato una mano nelle recenti elezioni politiche.
Quanto a Maria Rita voglio solo ringraziarla per il lavoro fatto in questi mesi particolarmente intensi. Sono sicuro che non farà mancare il suo impegno ed il suo lavoro anche in questa nuova fase, con il cipiglio di sempre. Insieme a tutti noi".
La mia risposta all'intervista di Vannini
Leggendo l’intervista che la redazione di Todispia ha fatto, con molta esperienza a riguardo, al Consigliere e Capogruppo, in Consiglio comunale del Partito Democratico, Andrea Vannini, vorrei fare alcune considerazioni a riguardo. Vannini, sia prima sia durante la campagna elettorale, era Coordinatore comunale degli ecodem di Todi; addirittura, ricordo molto bene, attraverso quest’associazione fece una campagna molto critica per quanto riguarda la raccolta differenziata, che l’amministrazione precedente, a dir suo, non sarebbe stata capace a fare. Insomma i panni di Coordinatore degli ecodem nostrani li ha indossati, con molta premura, fino ad oggi, presentandosi di fronte al proprio elettorato con questa carica associativa, e, e non mi vergogno a dirlo, politica. Non solo, bisogna anche ricordare, a chi se lo fosse scordato, che attraverso quest’associazione l’ecodem Vannini ha formulato anche dei punti di programma elettorale relativi al suo partito. Detto ciò non capisco perché il Consigliere Vannini rifiuti di essere il rappresentante locale degli ecodem, proprio ora che potrebbe rappresentarli con più forza ed efficacia. Non capisco perché un consigliere comunale non può essere responsabile di un organismo, che in questo caso poi non corrisponde in maniera diretta con il partito stesso. Vorrebbe dire che Carlo Rossini, prima di diventare Sindaco di Todi, aveva sbagliato a indossare la carica di Segretario locale del Pd ed essere contemporaneamente consigliere comunale del proprio gruppo consiliare? Oppure è soltanto una buona scusa per scaricarsi da alcune responsabilità? Detto questo vorrei dire al Signor Vannini che da Cittadino italiano non sono poi cosi tanto contento, soprattutto in un momento come questo, di avere un Sindaco che oltre ad ascoltare i propri cittadini, non faccia altro nella vita e prenda il doppio dello stipendio pubblico di quanto ne prenderebbe un Sindaco con il proprio posto di lavoro. Insomma sarei stato molto più contento di avere un Sindaco che, anche se non avesse avuto un proprio posto di lavoro, metà del suo stipendio pubblico lo avrebbe devoluto a qualche associazione locale di volontariato oppure culturale, rimettendo cosi in circolo soldi pubblici che tutti i cittadini di Todi pagano per mantenere la propria macchina comunale, che a mio parere è ancora troppo costosa. Infine, e chiudo, vorrei chiedere all’ancora ecodem Vannini se vuole partecipare insieme al sottoscritto alla campagna di sensibilizzazione nei confronti della regione, per quanto riguarda la bonifica e la tutela di discariche abusive. In Umbria, poco tempo fa, ne è stata trovata una non conforme alle direttive europee, situata a Gualdo Tadino. Mi farebbe molto piacere se insieme a FareAmbiente ci fossero altre associazioni ecologiste, come quella degli ecodem, che dessero un loro contributo su quest’argomento.
Cordialmente,
Roberto De Vivo
Coordinatore Provinciale di FareAmbiente
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