domenica 27 maggio 2012

FareAmbiente Provinciale contro le discariche abusive


Il problema delle discariche non conformi e quindi abusive è una questione di grande rilevanza pubblica. Non tutti sanno che le discariche di rifiuti sono dei luoghi dove vengono depositati in modo non selezionato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane che non si sono voluti o potuti riciclare, inviare al trattamento meccanico-biologico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, gassificare o, in ultima ratio, bruciare ed utilizzare come combustibile negli inceneritori. La normativa italiana col Dlgs. 36/2003 recepisce la direttiva europea 99/31/CE che prevede tre tipologie differenti di discarica:

· discarica per rifiuti inerti

· discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani)

· discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori).

La normativa definisce anche il piano di sorveglianza e controllo con i necessari parametri chimici, chimico-fisici, idrogeologici, meteoclimatici e topografici da determinare periodicamente con una stabilita frequenza delle misurazioni. A tale proposito l’Ue, non molti mesi fa, ha emanato un provvedimento che consiste in una lettera di costituzione in mora che rappresenta la prima tappa della procedura di infrazione al trattato Ue. La seconda è il parere motivato e, se il paese non si conforma ancora, c’è il ricorso alla corte di giustizia europea. In particolare della direttiva Ue l’Italia avrebbe violato l’articolo 14, secondo il quale gli stati membri avrebbero preso delle misure per assicurare che discariche esistenti, quelle cioè a cui è stato concesso un permesso o che erano già operative al momento della trasposizione della direttiva del 1999, non avrebbero continuato a operare dopo il 16 luglio 2009, qualora non fossero ancora conformi con la direttiva europea. Tra le discariche non conformi ve ne è una anche in Umbria, precisamente a Gualdo Tadino. Ora in merito al caso in questione chiedo alla regione dell’Umbria e all’assessore competente se in tale discarica è in atto una bonifica dell’area, ed in caso affermativo quale sarà la tempistica per concludere tale bonifica, anche perché stiamo parlando di 9 mila metri quadri di terreno.

Roberto De Vivo

Coordinatore Provinciale di FareAmbiente

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