Sono in piena sintonia con quanto afferma, in questo comunicato, il Vicesindaco Moreno Primieri, nei confronti dei nostri Marò in India, avendo fatto mia anche l’iniziativa della Marina militare. Dobbiamo dare un segnale chiaro e forte, cosa che fino ad oggi non è stato fatto da parte del governo e della politica tutta. Ci deve essere anche il coinvolgimento delle amministrazioni locali e della Regione Umbria, che non ha ancora aderito a riguardo di tale evento, in maniera ufficiale, a nessun tipo di iniziativa.
La vicenda, ormai tristemente
nota alle cronache internazionali, risale al 15 febbraio, quando il Maresciallo
Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Gaglione, appartenenti al
Reggimento San Marco della Marina Militare e di istanza sulla petroliera
italiana “Enrica Lexie” con il compito di salvaguardare il natante dagli
attacchi dei pirati, sono stati sottoposti a fermo di polizia da parte delle
autorità indiane in quanto ritenuti responsabili della morte di due pescatori
indiani nell’ambito di un conflitto a fuoco avvenuto nel Mar Arabico e scaturito
dalla repentina azione di avvicinamento dell’imbarcazione di questi ultimi alla
predetta petroliera.
Fin dall'inizio è stato
sostenuto che i nostri militari hanno agito nell’ambito delle acque
internazionali e, quindi, al di fuori dello spazio marino di competenza delle
autorità indiane.
Pertanto, in base al diritto
internazionale, l’accertamento dei fatti e delle presunte responsabilità del
Maresciallo Latorre e del Sergente Girone possono essere verificati
esclusivamente dall’Autorità Giurisdizionale Italiana e non dall’Autorità
Indiana che, invece, è del tutto incompetente a svolgere qualsiasi attività di
indagine e non ha ha legittimità a restringere la libertà personale dei nostri
militari in violazione della normativa internazionale.
Ritengo l'atteggiamento tenuto
dalle autorità indiane un'offesa all’onore e al rispetto che devono essere
riconosciuti ai due marò in qualità di rappresentanti dello Stato Italiano e
voglio esprimere ammirazione per la
straordinaria dignità dei nostri compatrioti sottoposti ad una dura ed
angosciante prova.
Per tale motivo ho proposto
l'esposizione di uno striscione da appendere fuori dei palazzi comunali da
mantenere in vista fino alla soluzione del problema.
L'auspicio è che le forze
politiche non siano condizionate da divisioni o steccati ideologici e che il
Governo nazionale a tutti i livelli e con tutti i mezzi utili esiga l'immediata
restituzione dei nostri marò, rivendicando il nostro diritto di giudicarli,
qualora ne ricorrano i presupposti, secondo le nostre leggi e con i nostri
Tribunali per una vicenda comunque avvenuta sotto la nostra bandiera.
Il Vicesindaco
Moreno Primieri
Il Vicesindaco
Moreno Primieri
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