lunedì 27 febbraio 2012

Il Comitato anti Tevere Nera Todi


La semplice riduzione a 17 euro della tassa del Consorzio di Bonifica è solo un palliativo che non può risolvere il problema della disparità di trattamento che esiste nella nostra regione in materia di sicurezza idraulica ed ambientale. Infatti, continueranno ad esserci cittadini che pur dovendo avere assicurata la tutela idrogeologica saranno trattati in maniera diversa sul fronte dei tributi.

I comitati attendono quindi che la Regione mantenga l'impegno di affrontare con legge regionale la questione delle competenze nelle prossime settimane e comunque entro i 60 giorni indicati nella legge di riforma ed istitutiva dell'Agenzia di forestazione.

Disapproviamo, inoltre, l'atteggiamento tenuto dal Consorzio che alla proposta di richiedere il pagamento soltanto per importi superiori a 17 euro di tassa (ora si arrivava oltre i 10 con gli accessori) minaccia la Regione di dover intervenire con oltre 20 milioni di euro per fronteggiare gli eventuali ammanchi.

Dal momento che, anche quelli che ogni anno vanno a rimpinguare le casse del Consorzio di Bonifica, sono soldi pubblici gli esponenti dell'Ente dovrebbero riflettere prima di lanciare tali anatemi.

Oggi la difficile condizione della finanza pubblica impone scelte rigorose per l’eliminazione delle spese inutili derivanti dalla sovrapposizione di enti e strutture che esercitano le funzioni che possono essere attribuite agli enti territoriali, concentrando le risorse finanziarie pubbliche in modo razionale nei settori più importanti sotto il profilo dello sviluppo economico, sociale e civile del Paese.

L’attuazione della riforma costituzionale del 2001 derivante dall’approvazione della legge delega sul federalismo fiscale impone una coerente individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane e un profondo ripensamento dell’adeguatezza dimensionale di ogni livello di governo affinché le istituzioni territoriali possano esercitare effettivamente le loro funzioni in autonomia e responsabilità. Pertanto, la scelta di rafforzare le istituzioni territoriali previste dalla Costituzione impone al legislatore statale e regionale di sopprimere gli enti e le strutture decentrate che non hanno una diretta legittimazione democratica. Queste strutture costituiscono il vero costo nascosto dell’amministrazione e della politica. Le inchieste di stampa e le analisi di diversi organismi di studio hanno posto in evidenza, al di là delle deviazioni e degli sperperi, come in ogni caso tutto ciò costituisca un fattore di aggravio di spesa, confusione nella ripartizione dei ruoli e delle funzioni e di aumento della pressione fiscale complessiva. Analizzando i bilanci di queste strutture è evidente come la gran parte dei fondi sia destinata alle spese di funzionamento e solo una minima parte sia ridistribuita ai cittadini, sotto forma di servizi e di opere pubbliche.

I Comitati ritengono giunto il tempo di sfoltire drasticamente un’ampia serie di organismi ed enti decentrati che esercitano funzioni a livello territoriale, come i consorzi di bonifica.

Todi, 27 febbraio 2012



Per il Comitato Abolizionista Tuderte

Moreno Primieri

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