Lei, una settimana fa, scrive un comunicato dai toni entusiastici dicendo in sostanza che il depuratore di Porchiano è sempre più vicino. Poi ,subito dopo, la doccia fredda della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria che ha parlato in questi termini "possibilità di apposizione di un vincolo di tutela indiretta sull’area interessata". Ma insomma, sindaco, che cosa sta succedendo?
"Sta succedendo una cosa molto semplice: la Soprintendenza Regionale non opera con la dovuta imparzialità. E' sottoposta a pressioni da chi non vuole il bene di Todi. Da chi preferisce che una città non risolva i problemi, soltanto perché li sta risolvendo "il nemico".
La questione è cosa vecchia.
Si continua a lavorare sporco (e lo so con certezza) e a colpire alle spalle la città ed i tuderti.
Sicché, dopo tre anni di progettazione la Direzione Generale ha deciso (il 14 Novembre 2011) di porre un vincolo diretto su un'area archeologica che non esiste.
Ma c'è di più ! Ha avviato una procedura per un vincolo indiretto che, ad esempio, non esiste nemmeno intorno a Pompei. Di cosa altro vogliamo parlare ?
Spero solo che chi lavora così contro i tuderti la mattina si vergogni di guardarsi allo specchio, ma ho il timore che non succederà.
Io ho provato ad anticipare i tempi, per vedere fino a che punto avrebbero avuto il coraggipo di arrivare.
Ma non si sono fermati di fronte a niente.
Da oggi parte una campagna verità sul modo di operare della Soprintendenza, sulle cose che non tutela, sui siti archeologici che stanno andando al macero, con tanto di fotografie molto esplicative".
"Sta succedendo una cosa molto semplice: la Soprintendenza Regionale non opera con la dovuta imparzialità. E' sottoposta a pressioni da chi non vuole il bene di Todi. Da chi preferisce che una città non risolva i problemi, soltanto perché li sta risolvendo "il nemico".
La questione è cosa vecchia.
Si continua a lavorare sporco (e lo so con certezza) e a colpire alle spalle la città ed i tuderti.
Sicché, dopo tre anni di progettazione la Direzione Generale ha deciso (il 14 Novembre 2011) di porre un vincolo diretto su un'area archeologica che non esiste.
Ma c'è di più ! Ha avviato una procedura per un vincolo indiretto che, ad esempio, non esiste nemmeno intorno a Pompei. Di cosa altro vogliamo parlare ?
Spero solo che chi lavora così contro i tuderti la mattina si vergogni di guardarsi allo specchio, ma ho il timore che non succederà.
Io ho provato ad anticipare i tempi, per vedere fino a che punto avrebbero avuto il coraggipo di arrivare.
Ma non si sono fermati di fronte a niente.
Da oggi parte una campagna verità sul modo di operare della Soprintendenza, sulle cose che non tutela, sui siti archeologici che stanno andando al macero, con tanto di fotografie molto esplicative".
Qualcuno, anche nel suo partito, ha detto che vi stanno mettendo i bastoni tra le ruote in tutti i modi possibili per non farvi fare il depuratore. Questioni di natura più politica che prettamente tecnica dicono in molti. O meglio,si userebbero questioni tecniche per incidere poi sull'aspetto politico... Come la pensa in proposito?
"Mi sembra di aver già risposto. Non è che qualcuno ha detto: è proprio così. Potrei fare nomi e cognomi di "politici" (se così vogliamo chiamarli) di Todi che continuanao a telefonare e a far pressione perchè Todi non realizzi i suoi progetti. Le luci alla Consolazione, la rotatoria di porta Romana, le Rotonde a Cappuccini, il Depuratore, il parcheggio al Mercataccio et coetera. Ad ogni progetto strategico, c'è una parte della città (e sappiamo tutti di chi sto parlando) che si adopera per affossare la cosa. Continuano e continuano.
Ma la gente è più sveglia di loro e li conosce bene".
Lei ha seguito passo passo i destini del depuratore di Porchino. Ma se il progetto dovesse saltare, cosa accadrebbe a Todi in termini di costi e sanzioni?
"Accadrebbe che il più grande progetto della Regione in tema di depurazione, dopo tre anni verrebbe mandato al macero.
Un progetto voluto fortemente dalla Presidente Lorenzetti e dall'Assessore Bottini, al quale abbiamo aderito tutti entusiasticamente.
Gente che amava e ama l'Umbria. Politici che hanno lavorato e lavorano per le nostre città, anche se su sponde politiche opposte. Oggi la Regione, purtroppo, non è più governata dalla Presidente che era stimata da tutti. I fondi salterebbero e Todi perderebbe una delle più grandi occasioni della sua storia.
A ciò si aggiungerebbero le sanzioni che i cittadini saranno chiamati a pagare in bolletta.
Di fronte a questa tragedia, i nostri rappresentanti istituzionali, a partire dalla Presidente, per arrivare alla coppia Buconi e Chiacchieroni, non hanno detto una sola parola.
Preferiscono affossare Todi, piuttosto che dover ammettere che c'è qualcuno che ha fatto meglio di loro e che sta per risolvere un problema fermo da decenni".
Il consiglio comunale si è espresso all'unanimità in questi termini: se salta Porchiano di sicuro il sito di Pian dei Mori (che sarebbe Pian di Porto) non è minimamente in discussione. Allora si aprirebbe di nuovo il problema di trovare un sito adatto ad accogliere il depuratore? E dove?
"Se salta Porchiano non c'è un progetto alternativo. Se salta Porchiano, grazie a chi mesta nel torbido, ci scordiamo la depurazione e la sistemazione delle fogne di Todi. E sappiamo bene chi dobbiamo ringraziare".
"Mi sembra di aver già risposto. Non è che qualcuno ha detto: è proprio così. Potrei fare nomi e cognomi di "politici" (se così vogliamo chiamarli) di Todi che continuanao a telefonare e a far pressione perchè Todi non realizzi i suoi progetti. Le luci alla Consolazione, la rotatoria di porta Romana, le Rotonde a Cappuccini, il Depuratore, il parcheggio al Mercataccio et coetera. Ad ogni progetto strategico, c'è una parte della città (e sappiamo tutti di chi sto parlando) che si adopera per affossare la cosa. Continuano e continuano.
Ma la gente è più sveglia di loro e li conosce bene".
Lei ha seguito passo passo i destini del depuratore di Porchino. Ma se il progetto dovesse saltare, cosa accadrebbe a Todi in termini di costi e sanzioni?
"Accadrebbe che il più grande progetto della Regione in tema di depurazione, dopo tre anni verrebbe mandato al macero.
Un progetto voluto fortemente dalla Presidente Lorenzetti e dall'Assessore Bottini, al quale abbiamo aderito tutti entusiasticamente.
Gente che amava e ama l'Umbria. Politici che hanno lavorato e lavorano per le nostre città, anche se su sponde politiche opposte. Oggi la Regione, purtroppo, non è più governata dalla Presidente che era stimata da tutti. I fondi salterebbero e Todi perderebbe una delle più grandi occasioni della sua storia.
A ciò si aggiungerebbero le sanzioni che i cittadini saranno chiamati a pagare in bolletta.
Di fronte a questa tragedia, i nostri rappresentanti istituzionali, a partire dalla Presidente, per arrivare alla coppia Buconi e Chiacchieroni, non hanno detto una sola parola.
Preferiscono affossare Todi, piuttosto che dover ammettere che c'è qualcuno che ha fatto meglio di loro e che sta per risolvere un problema fermo da decenni".
Il consiglio comunale si è espresso all'unanimità in questi termini: se salta Porchiano di sicuro il sito di Pian dei Mori (che sarebbe Pian di Porto) non è minimamente in discussione. Allora si aprirebbe di nuovo il problema di trovare un sito adatto ad accogliere il depuratore? E dove?
"Se salta Porchiano non c'è un progetto alternativo. Se salta Porchiano, grazie a chi mesta nel torbido, ci scordiamo la depurazione e la sistemazione delle fogne di Todi. E sappiamo bene chi dobbiamo ringraziare".
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