giovedì 1 giugno 2017

La coerenza degli esponenti del Partito Democratico Tuderte!


Articolo risalente al 29/11/2016, pochi mesi fa. Questa è la coerenza dei partiti e dei politici che li rappresentano! Leggete e meditate. L’11 giugno non votare i partiti. Vota per Todi.

“… La coalizione è talmente inconsistente che la maggioranza al governo della città non è stata più in grado nemmeno di rinnovare i due enti Enti principali nonostante le dimissioni di ben tre consiglieri.

Nel primo caso occorre costruire una coalizione seria, che non faccia la fine di quella passata e che consenta di governare seriamente la città.

In questi anni abbiamo risposto, ma avremmo potuto e dovuto fare di più.

Pensiamo, ad esempio a quanto accaduto con il raddoppio delle aliquote Irpef. La carenza di una seria programmazione politica per l’utilizzo delle sempre più esigue risorse, accompagnata da una insufficiente capacità di comunicazione con i Gruppi consiliari, in particolare con quello del Partito Democratico, ha determinato grandi difficoltà nell’affrontare e comprendere i problemi e prodotto soluzioni spesso frettolose, quasi sempre indicate come unica via di uscita e pagate a caro prezzo nei confronti della percezione della cittadinanza. L’assoluta assenza di condivisione delle scelte nella costruzione del bilancio della città ha determinato la proposta di pacchetti preconfezionati che non potevano essere modificati se non rischiando di mandare in fallimento l’ente da noi governato.

Al contrario, l’atteggiamento di Sindaco e Giunta rappresentano il grande limite che ha determinato la perdita dell’entusiasmo e dello spirito di squadra che hanno fatto vincente il progetto del Partito Democratico e della coalizione a sostegno di Carlo Rossini Sindaco.

Inutile poi negare l’esigenza di un progetto culturale inclusivo, serio, partecipato e lungimirante. E’ giunto il momento di trovare risposte ad annose questioni irrisolte da anni: ha senso continuare a investire sul Todi Festival? Se si, con quale formula? Quali sono le strade per rendere efficaci gli investimenti per il Todi Tango Festival o per Todi Appy Days? Cosa pensiamo del mancato rinnovo di manifestazioni molto amate dalla cittadinanza come Carnevalandia e le Mongolfiere?

Gran parte della periferia della città e delle frazioni sono state trascurate, testimoniando una mancanza di programmazione e un tradimento del mandato elettorale.

Abbiamo mancato totalmente nella costruzione di una nuova identità della Città che non poteva prescindere da elementi di conoscenza acquisibili solo attraverso una ripresa del senso di comunità, della partecipazione e dell’inclusività. Abbiamo disatteso tutte le aspettative dei nostri elettori. E’ evidente che l’ascolto come elemento di comunicazione tout court non serve a nulla.

Abbiamo promesso partecipazione sui vari temi, facendo ricorso anche all’uso di questionari e referendum. Perché, pur essendo stato richiesto in più occasioni, non lo abbiamo fatto?

Perché non lo abbiamo fatto sul depuratore, ad esempio? Anche su questo tema si è taciuto abbastanza ed è arrivato il momento che ognuno dica la sua opinione. Perché si è scelta la strada della decisione e della gestione solitaria? Perché non abbiamo accettato il confronto con i cittadini?...”
Marco Battistini, Simone Maria Berrettoni, Massimiliano Gioffrè, Emirjona Gjeka, Luca Marinelli, Chiara Pepi, Daniele Polverini, Manuel Valentini e Andrea Vannini

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