Amareggiato
e dispiaciuto, mi trovo costretto a rispondere alla lettera aperta che Mario
Epifani, esponente storico della destra sociale tuderte, ha scritto, proprio
ieri, al candidato a Sindaco Floriano Pizzichini; candidato, ricordo e pongo
l’accento con forza, frutto di un’espressione civica, non partitica. E’ un
aspetto, questo, fondamentale: alcuni di noi, attuali sostenitori di un
progetto, a nostro parere unico, risultato di un lavoro biennale, nato dalla forza
di tanti cittadini, stufi della solita politica legata a meri interessi particolari,
di natura economica e poltronistica, hanno avuto il coraggio e il carattere di
scegliere di non appartenere più a contenitori vuoti di rappresentanza civica e
allo stesso tempo colmi di scopi futili, legati al potere politico e non solo.
Abbiamo scelto liberamente di abbandonare strutture gerarchiche di prima
repubblica, che a tutto pensavano meno che al bene dei propri cittadini. E’
notizia di ieri il caso del Sindaco (PD) di Terni e del suo assessore,
arrestati e messi ai domiciliari. Al contempo, sempre nella giornata di ieri, è
uscita, ufficialmente, una nuova inchiesta riguardante, anche, alcune nomine, “di
natura politica”, dell’ospedale di Pantalla. I partiti hanno dimostrato il loro
schifo a livelli insopportabili. Dov’è la destra, dov’è la sinistra? Lo "cantava"
già il noto cantante Giorgio Gaber, negli anni novanta. Qualcosa vorrà pur
dire, no? Se si pone lo sguardo oltre i confini nazionali, ci si accorge che a
pochi metri dall’Italia, in Francia, i partiti tradizionali non hanno superato
il primo turno. Di che cosa si sta parlando? Ancora di destra e sinistra? Il
movimento cinque stelle, ripeto MOVIMENTO, al livello nazionale è la prima “struttura”
politica, in termini elettorali! Vogliamo cominciare a osservare la realtà
oppure no? I cittadini vogliono risposte, certe, non chiacchiere elaborate dall’alto,
in strutture gerarchiche, all’interno di palazzi lontani anni luce dai problemi
reali delle persone. E’ora di finirla di scrivere/parlare secondo finti ideali
politici, che nulla, ormai, hanno più a che vedere con i bisogni quotidiani dei
cittadini. La politica deve tornare tra la gente, da dove è nata. Non deve
continuare a prendere decisioni da luoghi chiusi e di potere come sta
continuando a fare. E' finita un’epoca. E’arrivato il momento di voltare pagina!
Se esiste ancora un gruppo di persone, appartenente e ancorata alla vecchia
generazione politica, che ancora crede fermamente a qualcosa che non esiste più
da tempo e che, proprio per questo, non può tornare a esistere, allora mi
rivolgo alla restante parte, quella che non vuole più sentire destra e sinistra
ma risposte concrete e reali rivolte alla risoluzione dei problemi di tutti i
giorni: votate il programma, le persone; non il partito. E’ finito il tempo
delle vacche grasse. Inizia il tempo di ricominciare. Ricominciare a costruire
un’Italia distrutta e logorata da chi ancora scrive destra e sinistra. Le
stesse persone che fino a ieri hanno sostenuto chi oggi, invece, criticano.
Roberto De
Vivo
Hai ragione Roberto!!! Sono d'accordo sul "guardare le persone" prima della corrente politica, il bello è che: chi si vanta tanto oggi di essere coerente, evidentemente ha dimenticato, quanti teatrini ridicoli ha fatto fino a poco tempo fa, proprio contro quelli che osanna oggi. Si è dimenticato anche (e nn solo lui), di quante passeggiate ha fatto su quella macchinetta fucsia 5 anni fa, e le ha fatte solo per ripicca verso chi nn gli ha dato spazio, e verso le persone alle quali offre tutta la sua coerenza. Inoltre si permette pure di giudicare senza sapere, e nn vuole neanche ascoltare......
RispondiEliminaPraticamente, c'è chi a giro attacca tutti, anche chi nn l'ha mai abbandonato....giudica, critica, anche molto subdolamente e senza saperne i motivi, oppure, ascoltando solo la parte che gli fa comodo......
RispondiElimina