La tecnica ha reso l’uomo schiavo delle proprie emozioni. Il
mondo corre, il mercato cambia a una velocità impressionante e le aziende, per
continuare a vivere, cercano di adeguarsi a un tempo che ha perso se stesso: si
corre talmente tanto che arriva la sera senza aver avuto la minima percezione
della mattina. Non esiste più tempo e con esso la vita perde il proprio valore. Le relazioni come l’amicizia, l’amore, la fratellanza vengono meno, perché a
venir meno, è il tempo che ognuno di noi dedica loro. Non c’è più tempo, si deve
correre! La bolletta della luce scade, le rate della macchina chiamano, il
mutuo della banca non ammette ritardi, il lavoro non lascia spazio nemmeno più al
pranzo. Oramai basta un panino al volo, un bicchiere d’acqua, un caffè e di
nuovo all’opera! Che cosa sta succedendo in realtà? L’uomo sta perdendo la
propria libertà a causa di un tempo apatico, anaffettivo, cui l’unica cosa che
interessa è il “fare”, senza sentire! Il risultato è conseguenziale: si vive la
vita soffocando le emozioni. Non c’è più spazio per loro, anche se continuano a
premere, con una certa intensità, nella nostra interiorità. Alla fine quelle
emozioni, non avendo più lo spazio per esprimersi, esplodono senza preavviso,
generando mostri. I nostri giovani lo vivono ogni giorno. Nessuno li sente, li
ascolta, li cura. Nessuno ha bisogno di loro. Nemmeno il tempo! E loro, nel
tempo, diventano sempre più aridi, insicuri, immobili, schiavi delle loro
stesse emozioni.
Roberto De Vivo
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