giovedì 21 marzo 2013

FareAmbiente e la festa degli alberi


Fare Ambiente, associazione ecologista europea, presente anche in Umbria,
ha ricordato, come in altre regioni d’Italia la data del 21 marzo,  nel corso della quale sono stati piantati gli alberi in zone che ne hanno visto la scomparsa. Il coordinatore provinciale dell’associazione Roberto De Vivo ha partecipato  a varie iniziative collegate all’educazione ambientale, iniziative  che si sono svolte in vari territori della regione, tra cui Foligno,  Perugia e Todi. Accompagnato da alcuni iscritti, De Vivo ha piantato pini, cipressi e querce con lo scopo di ricreare un habitat tradizionale purtroppo scomparso a causa  dei disboscamenti indiscriminati. L’occasione ha coinvolto decine di giovani e molti iscritti a “ Fare Ambiente “, ed ha permesso  di sensibilizzare   le comunità sull’opportunità dell’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole. La campagna organizzata da “ Fare Ambiente “ ha dato l’opportunità di  far conoscere la nuova normativa sul verde pubblico ( Legge n.10 del 14 gennaio 2013).  “ Certamente la nostra azione non si fermerà e non sarà incentrata solo su iniziative come questa della sensibilizzazione verso il patrimonio boschivo, ma proseguirà verso tutte quelle anomalie che caratterizzano l’habitat in cui viviamo. L’Umbria, ha proseguito Roberto De Vivo, continua ad essere considerata una regione verde, eppure tanti sono i fenomeni che alterano la qualità della vita e deturpano l’ambiente: il perenne inquinamento del Tevere, le discariche abusive, l’inquinamento atmosferico prodotto in alcuni centri, come Perugia e Terni, dalle polveri sottili, la mancata bonifica di ruscelli, torrenti e fossi da parte di entità consortili la cui utilità l’opinione pubblica umbra contesta da anni”. A livello provinciale Fare Ambiente presenterà entro il mese di aprile l’organigramma del direttivo, tendente a coinvolgere molti giovani nonché cittadini interessati a tutelare la qualità della vita. L’associazione controllerà anche l’operato di quegli enti pubblici preposti alla salvaguardia dell’ambiente, affinché non ci siano intimidazioni volte a limitarne l’operatività.   

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