sabato 15 settembre 2012
Massimo Monni su Umbria Mobilità
"La situazione finanziaria di Umbria Mobilità spa, afferma in un comunicato stampa, il consigliere regionale del Pdl, Monni, è apparsa ancor più drammatica dopo l'audizione del cda in seconda commissione del consiglio regionale. Appare evidente come l'azienda, gestita con pressapochezza e superficialità, navighi a vista senza una minima chiarezza sulle cifre e sul preciso quadro delle sofferenze finanziare e delle proprie attività. Nel momento in cui è stata fatta richiesta di informazioni maggiormente dettagliate sul “buco di bilancio” e a quanto ammontano le attuali perdite, la risposta evasiva dei dirigenti non ha portato a nessuna forma di chiarezza. E' scontato come nemmeno il direttore generale e tutto il cda siano realmente consapevoli dello stato dei fatti".
"Una cosa è certa, continua il comunicato di Monni: il forte indebitamento di Umbria Mobilità non è solo da imputare alla mancata riscossione di crediti da parte delle attività romane, ma anche ai debiti attualmente in essere con gli istituti bancari che hanno chiuso le linee di credito, causando così un vortice pericoloso per l'azienda che non riesce ad estinguere i debiti con i fornitori, innescando una reazione a catena fatale per tutta l'economia. In questa fase delicata e transitoria è necessario il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni per salvare l'azienda del trasporto pubblico umbro, tutelando in primis i dipendenti che sono quelli maggiormente esposti. Ma non si arriverà mai ad una degna conclusione della vicenda se prima non si azzera totalmente il consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità nominando in questa fase un'unica figura professionale, un commissario che dovrà essere di gran lunga più autorevole e affidabile rispetto al recente passato".
"Basta con i trattamenti privilegiati dei dirigenti e direttori, conclude il comunicato, stop con le consulenze di centinaia e migliaia di euro e basta con le attività fuori regioni inutili e costose. Basta con lo “sbandieramento” da parte di Paduano, il direttore generale, che vuol far passare Umbria Mobilità come un'azienda sana e forte. Il cambiamento manageriale è imprescindibile se si vuole veramente salvare l'azienda dal fallimento e salvaguardare e difendere centinaia di posti di lavoro per garantire una sostenibilità economica del sistema umbro. La Regione è ora che prenda in mano la situazione, non può più affidarsi a dirigenti che hanno portato un'azienda appena nata nel baratro".
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