sabato 7 luglio 2012

Voto di preferenza: sempre più Comuni aderiscono. E da oggi anche Todi

Dal sito Città Nuove

Il successo della campagna di raccolta firme della Fondazione Città Nuove per reintrodurre il voto di preferenza nell’elezione del Parlamento è ribadito una volta di più dall’adesione di nuovi Comuni all’iniziativa, oltre ai già numerosissimi presenti da Nord a Sud (leggi l’elenco).
A conferma dell’importanza dei territori, i Comuni che hanno aderito nelle ultime ore all’iniziativa della Fondazione Città Nuove sono: Afragola, Altavilla Irpina, Anguillara, Ariano, Arienzo, Atripalda, Aversa, Caivano, Casaluce, Caserta, Cassino, Castelvolturno, Cerreto Laziale, Civita Castellana, Frascati, Gerano, Ischia, Maenza, Mandela, Marcianise, Monte San Giovanni, Passo Corese, Patrica, Prata, Rocca Priora, Rocca Secca dei Volsci , San Cesareo, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Sant’Angelo all’Esca, Sezze, Sora, Sulmona, Trevignano, Velletri, Villa Literno, Volturano, Zagarolo.
A Roma, invece, si sono aggiunti il V Municipio, IX Municipio, X Municipio, XI Municipio, XVIII Municipio, XX Municipio.
Una così ampia partecipazione rappresenta la volontà di rendersi interpreti di un cambiamento positivo, che riporti la persona al centro dei processi economici e la politica nelle mani dei cittadini. Il fondamentale obiettivo, infatti, è quello di offrire alle persone la possibilità di scelta, “sacrificata” dall’attuale legge elettorale. Solo in questo modo i cittadini possono riappropriarsi dei principi democratici. Un’opportunità che non può sfuggire in questa fase di crisi economica in cui si avverte, maggiormente, il bisogno della politica.


Di seguito il testo della petizione:




Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati





OGGETTO: Petizione popolare ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione



Revisione delle norme per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica




I sottoscritti cittadini elettori
PREMESSO
- che la legge 21 dicembre 2005, n. 270 ha positivamente rafforzato il sistema bipolare, attraverso il meccanismo del collegamento in un’unica coalizione delle liste elettorali presentate da partiti o gruppi politici diversi, con contestuale presentazione di un unico programma elettorale e indicazione della persona scelta come unico capo della coalizione;
- che tuttavia, accanto agli indubbi vantaggi di maggiore governabilità e stabilità delle compagini di Governo, conseguenti all’introduzione del nuovo sistema elettorale di cui alla citata legge, permangono aspetti di rilevante criticità circa la democraticità di siffatto sistema in ordine alla scelta, da parte degli elettori, dei propri rappresentanti;
- che, in particolare, l’eliminazione del voto di preferenza per l’elezione di Senatori e Deputati non appare coerente con i principi di democrazia che informano la Repubblica italiana e in particolare con i diritti di partecipazione e determinazione della politica nazionale riservati ai cittadini italiani dalla Carta Costituzionale;

Tutto ciò premesso
CHIEDONO
ai Senatori e ai Deputati
- di proporre e approvare le necessarie modifiche legislative al sistema elettorale del Parlamento, per la reintroduzione del voto di preferenza, al fine di restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e ripristinare le basilari condizioni per una democrazia realmente rappresentativa e partecipata;
- di introdurre, altresì, ulteriori elementi di riforma legislativa che consentano una razionalizzazione demografica dei collegi, l’individuazione di regole certe per la campagna elettorale e di criteri adeguati per la rappresentanza di tutti i cittadini, uomini e donne, come premessa indispensabile e irrinunciabile per costruire l’Italia di domani.

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