martedì 10 aprile 2012

Ci vorrebbe un Monti creativo della crescita



Affaritaliani.it


Di Giuseppe Morello


Ormai lo hanno capito anche i bambini che se la nostra economia non torna a crescere, tutti i tentativi volenterosi di Monti di mettere i conti in ordine si riveleranno vani, una fatica si Sisifo non solo improduttiva ma anche perniciosa.


La "spremuta fiscale" imposta dal governo Monti era forse indispensabile, ma accanto ad essa tutti ci aspettavamo le misure per la crescita, che ancora nessuno ha visto. Il ministro Passera continua ad annunciarle e a ripetere quanto siano importanti, ma alla maniera di Godot queste benedette misure non arrivano mai. Al contrario, la stretta fiscale è già operante: se ne stanno accorgendo gli italiani, ai quali di esentasse è rimasta solo l'aria, e a tratti nemmeno quella, tanto che persino Alfano è arrivato a proporre che l'Imu sia una tantum solo per il 2012.


È il momento peggiore per il paese: la tassazione è alle stelle, la disoccupazione pure, i redditi calano e l'inflazione aumenta. Così si può solo sprofondare, e di certo non è in queste condizioni che le imprese possono crescere e nuove imprese possono nascere. Il governo invece sembra concentrato solo nel reperire risorse, uno sforzo di fantasia nel quale riesce particolarmente bene. A quando un po' di creatività per la crescita?

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