giovedì 1 marzo 2012

Il consigliere Ranchicchio sull’ex ospedale


Come già sottolineato dal sottoscritto, e da altri soggetti interessati in materia nel recente passato, non sono ancora stati dissolti completamente i dubbi sulle date di riapertura del vecchio ospedale di Todi. Certamente si deve riconoscere alla Asl uno sforzo importante nella volontà, condivisa da Comune di Todi e Regione Umbria, di dare seguito ad un rapido riutilizzo della vecchia struttura ospedaliera, in assoluta controtendenza rispetto ad altre realtà umbre che da anni attendono interventi similari. Tuttavia il difficile momento economico che sta attraversando il nostro Paese, e che mette a dura prova anche il tessuto imprenditoriale di quella zona, richiede tempi certi. Lo spostamento dei servizi sanitari, come previsto anche da vari protocolli di intesa siglati nei mesi scorsi, rappresenta un fatto determinante per la sopravvivenza di quegli esercizi e di quella stessa storica zona di Todi. La data prevista di fine febbraio è stata disattesa, i lavori non sono stati ancora terminati e ci auguriamo che almeno per la metà di marzo gli operatori della zona possano finalmente vedere riaperta la struttura. Desidero sottolineare che l’Associazione Commercianti, che aveva comprensibilmente chiesto lumi sulla situazione, era stata tacciata di creare eccessivi allarmismi e preoccupazioni, assolutamente non giustificate secondo la direzione generale della Asl; alla luce della situazione odierna debbo esprimere piena solidarietà ai commercianti, condividendo fino in fondo le loro preoccupazioni. Ribadisco che a questo punto servono date certe per mantenere fede agli impegni presi perché è in ballo non solo la chiusura di tante attività, ma anche il futuro di tante famiglie. Conseguentemente, sarei lieto di sapere se, e quando, saranno completati i trasferimenti delle attività all’interno del Centro di Salute di Porta Romana, avvicinandosi quanto più possibile alle scadenze annunciate. 

Consigliere Comunale Pdl-Todi
Claudio Ranchicchio


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