domenica 22 gennaio 2012

Massimo Monni sulle consulenze esterne della Regione Umbria

 
Da Umbrialeft
 
Ci risiamo: la Regione continua ad elargire consulenze milionarie a ex dirigenti. È notizia di questi giorni che è stato riconfermato un contratto di consulenza all'ex direttore Paolo Di Loreto con una retribuzione che si aggira intorno ai 120mila euro l'anno. Non si capisce perché la Giunta Marini si ostini a sperperare soldi pubblici in questo modo. È impossibile pensare che all'interno della struttura non ci siano persone in grado di svolgere le mansioni attribuite al Dirigente già in pensione da un anno”. Così il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) il quale sottolinea che questo atto si aggiunge al contratto stipulato ad un altro “ex direttore pensionato da oltre un anno, Luciano Tortoioli, il quale beneficia di un contratto di consulenza fino alla fine del 2012. Anche in questo caso l'Ente Regione ‘sperpera’ oltre 100mila euro l’anno”.
Monni ricorda, inoltre, di essere ancora in attesa di una risposta “sull'‘ingaggio’ al servizio politiche sociali della Regione - così come avviene nell'ambito calcistico per la ‘stagione acquisti di gennaio’ - del cosiddetto ‘super tecnico’ come provano a farci credere, proveniente dal Comune di Perugia. Lo stesso – spiega Monni -, che costerà alla Regione altri 100mila euro l’anno, ricoprirebbe un ruolo dirigenziale, senza però tuttavia ben comprendere quali siano le sue vere competenze. Al Comune di Perugia infatti, dopo aver girovagato senza una vera dimora per diversi uffici, servizi e settori, solo nell'ultimo anno è approdato alle attività sociali del Comune. E ciò, non mi pare costituisca un requisito così altisonante da giustificare una dirigenza in Regione”.
“Per concludere – aggiunge Monni - non posso che esprimere i miei complimenti (assolutamente ironici) sul metodo con cui la Regione riesce a spendere migliaia e migliaia di euro senza tener conto che così facendo, si vanno ad umiliare anche le alte professionalità di tanti giovani dirigenti. Tutti quelli – spiega - che lavorano in Regione da anni e che si vedono superati in incarichi da ex dirigenti (che percepiscono anche un sostanzioso assegno dall'Inps) e da persone che arrivano da altri enti dove, notoriamente, non ‘spiccano’ di certo per grandi meriti amministrativi (vedi buco di bilancio al Comune di Perugia)”.

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