lunedì 30 gennaio 2012

Il vicesindaco Primieri sull’introduzione dell’Imu


Se l’introduzione della tracciabilità dei pagamenti privati per fronteggiare l’evasione fiscale introdotta dalla manovra “salva Italia” potrebbe apparire giustificata, allo stesso modo la stessa manovra avrebbe dovuto prevedere la tracciabilità dei tributi che vengono pagati allo Stato. Ritengo sia un reato anche sperperare il denaro pubblico che entra con le imposte, mentre è ingiusto non prevedere azioni di controllo da parte dei cittadini. Purtroppo, però, questo non sembra ancora chiaro e quindi si è pensato addirittura a chiamare IMU (imposta municipale unica) un’imposta che porta quasi niente nelle casse dei Comuni ma riserva la fetta più importante allo Stato. Infatti, la manovra riserva allo Stato metà del gettito dell’imposta municipale sulle seconde case ed i Comuni perdono anche le entrate previste dall’estensione sulle prime case. Basti considerare che la manovra prevede un taglio al fondo di riequilibrio previsto per i Comuni per quasi 1,5 miliardi e la riduzione per altri 3 miliardi. L’imposta si chiamerà pure municipale, ma ai Comuni non entra niente. E tutto ciò alla faccia del federalismo fiscale e della democrazia, dal momento che ancora una volta i cittadini non potranno verificare se i soldi sono investiti bene o male dai loro amministratori locali e, di conseguenza, approvare o condannare con il voto l’operato degli stessi. Ma non sarebbe logico prevedere un’imposta statale ed un’imposta comunale, facendo chiarezza una volta per tutte sulle entrate e sulle uscite che ogni organismo dello Stato incamera ed impiega? Purtroppo, tutto ciò che è palese in un paese democratico e federale, da noi ancora non è stato nemmeno affrontato. In pratica i Comuni mettono la faccia e raddoppiano le imposte agli occhi dei cittadini e lo Stato incamera senza rendere conto. D’altra parte, ancora ci ritroviamo un parlamento con quasi 1000 deputati, un bicameralismo perfetto, 20 Stati-Regione, una legge elettorale iniqua e, nonostante tutto ciò,  qualcuno pensa di uscire dalla crisi e “salvare l’Italia”. Spero che questa distorsione venga quanto prima sanata e che su questo facciano sentire la voce dei cittadini i Sindaci e gli amministratori locali.

Il Vicesindaco
Moreno Primieri

Nessun commento:

Posta un commento