giovedì 22 dicembre 2011

Ue/ Berlusconi: per Italia cura da cavallo ammazza cavallo


Mercoledi, 21 Dicembre 2011 - 19:31

Tratto da www.affaritaliani.it


Rischia di essere una cura da cavallo che ammazza il cavallo. Silvio Berlusconi lancia l'allarme. Con gli eurodeputati del Pdl, secondo quanto si apprende, ha discusso del 'patto fiscale' siglato dai Paesi Ue l'8 dicembre. Gia' qualche giorno fa l'ex premier aveva sostenuto di 'appoggiare' la decisione del primo ministro inglese, David Cameron, di autoescludersi dall'intesa. L'articolo 4 del Patto- ha spiegato Berlusconi agli europarlamentari del Pdl - prevede che l'Italia dovra' portare avanti misure di circa 40 miliardi per ogni anno per i prossimi vent'anni sulla base di un ipotetico tasso di crescita del 2% e con dati economici ancora peggiori rischiamo una situazione ancora piu' pesante.Si tratta - ha argomentato ancora il Cavaliere - di dover ridurre per un ventesimo per ogni anno, fino all'abbattimento della parte eccedente il 60%, il nostro debito pubblico. Questo dato per l'Italia e' insostenibile, ha riflettuto l'ex premier,sottolineando come quando il Parlamento sara' chiamato a ratificare, a marzo, l'accordo dell'8 dicembre varato al Consiglio europeo ci saranno forti tensioni tra le forze politiche e soprattutto nel Pdl. L'argomento e' stato tirato fuori dagli europarlamentari che hanno regalato a Berlusconi una statua del Settecento raffigurante il Ratto d'Europa, in cui Zeus si fa toro per rapire la ninfa Europa e si fa Aquila per abusarne. Un dono -questa l'intenzione degli europarlamentari - per sottolineare come il duo Sarkozy-Merkel ha 'abusato' dell'Europa. Proprio su questo tema verra' organizzato a gennaio un seminario tra parlamentari europei e deputati italiani del Pdl.La delegazione del Partito delle liberta', presieduta dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, e dal presidente degli eurodeputati Pdl, Mario Mauro, ha invitato Berlusconi a porre il problema al governo proprio per rimarcare quanto sara'difficile per il nostro Paese dover rispettare gli accordi ratificati dall'ultimo Consiglio europeo.

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