giovedì 1 dicembre 2011

Primieri sul Consorzio Tevere Nera


Il principio che tutti i cittadini devono essere trattati allo stesso modo, deve trovare piena applicazione nell'attribuzione della tutela idrogeologica alla costituenda Agenzia forestale regionale. Solo in questo modo si potrà avere piena parità di trattamento sui servizi e sui costi.
Quindi, chiunque torni a dire che questa non è la soluzione sta facendo soltanto il gioco della solita casta dell'Ente e di poche associazioni di categoria che hanno tutto il loro tornaconto a mantenere tale tipo di gestione.
Riteniamo che ogni diversa soluzione approvata da Palazzo Cesaroni significherebbe un'abdicazione del potere politico alle lobby del sottobosco burocratico.
I tecnici facciano il loro lavoro nell'indicare la strada per attuare la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale di maggio 2011. Anzi rispondano alla domanda perché non è possibile abrogare i Consorzi sulla scorta dell'accordo Stato – Regione del 2008 ? I politici, a loro volta, facciano il loro dovere e propongano una legge per abrogare la legge istitutiva dei Consorzi ?
Ricordo che la Costituzione all'art. 121 stabilisce che il Consiglio regionale può fare proposte di legge alle Camere. Basterebbe un solo articolo per abrogare il  decreto del Presidente della Repubblica del 31 marzo 1972 e del R.D. 13 febbraio 1933, n.215 e mettere fine a questa antica e scomoda vicenda. 
Inoltre, sono mesi che abbiamo chiesto il Commissariamento del Consorzio di Bonifica Tevere – Nera il quale agisce con i poteri dell'Ente pubblico quando impone tributi e quelli del privato quando deve assumere o affidare lavori. Una domanda allora; ma chi controlla come vengono spesi i soldi dei cittadini contribuenti e degli Enti locali (Regione, Province e Comuni) che continuamente rimpinguano le casse del Consorzio ?
È di questi giorni la vicenda di alcuni cittadini che si sono visti recapitare cartelle con intestatari che non sono più proprietari di terreni da 40 anni.
Ed inoltre, è giusto l'invio sconsiderato di avvisi e cartelle di pagamento senza tener conto di una connessione soggettiva per cui, ad uno stesso proprietario, arrivano decine di avvisi e cartelle per lo stesso anno di imposta ? 
I Comitati rimangono vigili e pronti a contrastare ogni insabbiamento della riforma endoregionale riguardante i Consorzi che sono solo frutto di pressioni utili a salvaguardare “rendite di posizione” a scapito del bene generale della collettività.
Di questi tempi un arresto dell'azione di razionalizzazione del settore da parte della Regione risulterebbe incomprensibile ai cittadini, i quali, a gran voce, chiedono di mantenere alto l'impegno e la mobilitazione dei Comitati anche in vista della discussione che si terrà prossimamente in Consiglio Regionale.

Todi, 1 dicembre 2011

per il Comitato Tuderte
per l'abolizione della tassa del Consorzio Tevere – Nera
Moreno Primieri

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