JOKER
Joker, un
personaggio straordinario, un simbolo unico, stupendo, terribile, tragico. Una
storia che ha dell’incredibile. Il 3 ottobre, di quest’anno, il regista Todd
Phillips ha creato un capolavoro cinematografico: JOKER, appunto. Ad interpretarlo è
uno degli attori di holliwood tra i più ingamba: Joaquin Phoenix. Stiamo
parlando dello stesso attore che interpretò l’imperatore Commodo nel “GLADIATORE”
di Ridley Scott. Insomma, non di un attorucolo da due soldi! A mio
avviso il film in questione è da premio oscar, come da oscar è lo stesso
Phoenix.
Chi è Joker? Cosa rappresenta?
Joker è un
uomo la cui vita è stata un vero e proprio inferno. Adottato a sua insaputa da
quella stessa donna, affetta da delirio psicologico, che ha abusato
fisicamente di lui, quando era solo un bambino. Cresciuto in un ambiente
squallido, in una casa senza colore, di un quartiere al di fuori dell’umano,
posto in una città infernale, Joker cura quella donna, che per lui era sua
madre, da solo, senza alcun aiuto.
Dopo la
perdita ingiusta del proprio lavoro, dopo i tanti soprusi e abusi subiti, dopo
l’avvenuta conoscenza della verità sulla sua storia e origine, Joker esplode,
trasformando la propria vita, tragedia, in commedia.
La gente lo
acclama: è un eroe! Uccide e ride allo stesso tempo. Danza la morte come amore per
la vita. Joker è un ossimoro di odio e amore, vita e morte.
La società
lo ha emarginato, deriso, isolato: era inesistente, perfino a se stesso. Il
riscatto è stato tremendo e, aimè, annunciato!
Questo è
Joker. Un personaggio di un’attualità sorprendente.
Roberto De
Vivo
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